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							Stretching/Flessibilità 
							
							Se pensavate che lo stretching abbia un metodo unico 
							per esercitarlo vi spagliavate..anche di tanto. Ci 
							sono diversi modi di applicare e eseguire gli 
							esercizi di allungamento. 
			
			
			Stretching balistico
			
			
			Stretching dinamico
			
			
			Stretching statico passivo
			
			
			Stretching statico attivo
			
			
			Stretching isometrico
			
			Gli esercizi di 
			Stretching/Flessibilità coinvolgono muscoli, tendini, ossa e 
			articolazioni ed in gran parte consistono in movimenti di 
			allungamento muscolare. 
			La flessibilità si riferisce a la gamma completa dei 
			movimenti in un'articolazione o serie di articolazioni, e la 
			lunghezza dei muscoli che attraversano le articolazioni per indurre 
			un movimento di flessione o movimento. La flessibilità varia tra gli 
			individui, in particolare in termini di differenze di lunghezza 
			muscolare dei muscoli multiarticolari. La flessibilità in alcune 
			articolazioni può essere aumentata,migliorata o semplicemente 
			mantenuta,in quanto con l'avanzare del età, la flessibilità tende a 
			ridursi. 
			
			
			Stretching balistico 
			È una 
			tecnica di allungamento muscolare obsoleta, molto utilizzata negli 
			anni '70 e '80 che consiste nel fare oscillare ripetutamente e in 
			maniera incontrollata gli arti o il busto nel tentativo di forzare 
			l'allungamento muscolare oltre il suo normale raggio di movimento. 
			Questo movimento oscillatorio è del tutto controproducente in quanto 
			attiva in maniera molto forte il riflesso miotatico, che nei casi 
			più accentuati può portare a strappi e stiramenti. 
			
			
			
			Stretching dinamico 
			Questa 
			tecnica assomiglia allo stretching balistico, ma differisce da essa 
			nella modalità di esecuzione degli esercizi. Il concetto è sempre 
			quello di far oscillare gli arti o il busto, ma in maniera 
			controllata e lenta, quindi senza ricorrere a slanci e scatti come 
			avviene diversamente invece nello stretching balistico. Il movimento 
			consiste nello slanciare in una determinata direzione gli arti in 
			maniera controllata e lenta arrivando a sfruttare gradatamente tutta 
			l'ampiezza concessa dall'articolazione, evitando l'effetto rimbalzo 
			o il molleggio che causano l'attivazione del riflesso miotatico 
			portando il muscolo a reagire contraendosi anziché distendersi.
			
			
			
			Stretching statico passivo 
			Consiste 
			nell'assumere una posizione ben precisa e mantenerla rilassando il 
			muscolo interessato per un certo tempo, in genere dai 20 ai 30 
			secondi, mediante il supporto di un partner, senza quindi la 
			contrazione dei muscoli agonisti (complementari a quelli che si 
			distendono). 
			
			
			Stretching statico attivo 
			Consiste 
			nell'assumere e mantenere una posizione rilassando il muscolo 
			interessato per un tempo di 20-30 secondi senza l'aiuto di un 
			partner.  
			Questo tipo di allungamento prevede due fasi: 
			
			
				- fase di 
				pre-allungamento si assume la postura lentamente, inspirando 
				prima del movimento ed espirando durante il movimento per 
				assumere la postura voluta. Raggiunta la posizione, si mantiene 
				per una durata massima di 10 secondi senza raggiungere 
				l'allungamento massimo del muscolo interessato
 
				- fase di 
				sviluppo - si porta il muscolo interessato al massimo 
				allungamento, senza oltrepassare la soglia del dolore, 
				inspirando prima del movimento ed espirando durante il 
				movimento. Assunta la posizione di massima estensione si 
				mantiene per un massimo di 20 secondi.
 
			 
			
			Stretching 
			isometrico
			
				- PNF - 
				Proprioceptive Neuromuscolar Facilitation
 
			 
			Ovvero 
			"facilitazione propriocettiva neuromuscolare". Questo sistema è 
			composto da quattro fasi:  
			
				- Massimo 
				allungamento graduale e lento del muscolo
 
				- Contrazione 
				isometrica per circa 15 - 20 secondi (in posizione di 
				allungamento)
 
				- Rilassamento 
				di circa 5 secondi
 
				- Ulteriore 
				allungamento del muscolo contratto precedentemente per almeno 30 
				secondi
 
			 
			
				- CRAC - 
				Contract Relax Agonist Contract
 
			 
			Cioè "contrazione, 
			rilassamento e contrazione dei muscoli antagonisti". Si differenzia 
			dal PNF nella fase finale dell'allungamento. Prevede la contrazione 
			dei muscoli antagonisti a quelli che si stanno allungando. In questo 
			metodo si sfrutta il fenomeno della inibizione reciproca, che 
			facilita il rilassamento del muscolo agonista.  
			
				- CRS - 
				Contract Relax Stretch
 
			 
			Cioè "contrazione, 
			rilassamento e stretching". Questo sistema è basato su una 
			contrazione isometrica del muscolo 10 - 15 secondi, seguita da un 
			rilassamento di 5 secondi e un successivo allungamento. 
			Per poter allenare 
			correttamente la flessibilità è necessario sviluppare parallelamente 
			forza e flessibilità. L'allenamento alla Forza finalizzato allo 
			sviluppo di una buona flessibilità è realizzato mediante gli 
			esercizi "dinamici di forza" che consistono in alte ripetizioni e 
			bassi carichi di movimenti effettuati dal distretto muscolare che si 
			vuole allenare con lo stretching e vanno sempre eseguiti al massimo 
			grado di apertura concesso da ogni singola articolazione e in modo 
			lento. Questo tipo di preparazione è necessaria per aumentare la 
			resistenza muscolare e la forza del tessuto connettivo associato al 
			muscolo diminuendo i rischi di sovrallenamento ed eventuali 
			microlesioni che potrebbero derivare da un avventato utilizzo di 
			esercizi di allungamento. Inoltre è importante, se non fondamentale, 
			tener presente che per ottenere i migliori risultati da un 
			allenamento di stretching è indispensabile rispettare una corretta 
			sequenza negli esercizi; La sequenza che produce il miglior effetto 
			allenante è:  
			
				- Esercizi di 
				stretching dinamico;
 
				- Esercizi 
				dinamici di forza (bassi carichi/alte ripetizioni);
 
				- Esercizi di 
				stretching PNF isometrico;
 
				- Esercizi di 
				stretching rilassato.
 
			 
							
							Alcuni 
							principi dello stretching sono fatti propri ed 
							utilizzati con intento preventivo e beneficio di 
							riequilibrio e compensazione posturale nell'ambito 
							della tecnica preventiva dell'ergomotricità. Con 
							ergomotricità, secondo gli autori che nel 2004 
							hanno introdotto il termine in ambito medico 
							scientifico, si intende una particolare tecnica di 
							prevenzione validata in efficienza ed efficacia che, 
							partendo dal rischio posturale proprio di ogni 
							attività umana. Individua i segmenti corporei 
							maggiormente interessati e propone ai soggetti 
							semplici esercizi muscoloscheletrici compensatori 
							mirati e ripetibili autonomamente per gestire 
							l'equilibrio del proprio organismo  |